Prestiti online 24 per dipendenti e pensionati: descrizione, vantaggi, cosa sapere

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Vi state chiedendo se esistono dei prestiti online 24 per dipendenti e pensionati, ovvero riservati esclusivamente a queste categorie e che quindi possono offrirvi dei vantaggi e possono permettervi di accedere ad essi in maniera facile e agevole? La risposta è: sì, se appartenete a queste categorie, ci sono due tipi di prestiti in particolare che fanno al caso vostro, ovvero la cessione del quinto e il prestito con delega. Ne parleremo in modo approfondito in questa guida.

Prestiti online per dipendenti e pensionati: la cessione del quinto

Tra i prestiti online per dipendenti e pensionati, quello che offre maggiori vantaggi è sicuramente la cessione del quinto dello stipendio o della pensione.

Questo tipo di prestito viene estinto mediante la trattenuta delle rate direttamente dalla busta paga o dalla pensione. La somma della rata mensile non può superare un quinto del reddito, calcolato al netto delle ritenute. È a facoltà della singola amministrazione o del datore di lavoro, comprendere nel calcolo della quota cedibile anche la tredicesima o l’eventuale quattordicesima.

Se siete quindi lavoratori dipendenti o pensionati e volete richiedere un finanziamento non finalizzato da rimborsare in rate mensili, potete usufruire della cessione del quinto del vostro stipendio o della vostra pensione.

Un po’ di storia

Questa tipica forma italiana di credito al consumo è stata introdotta nel post guerra per agevolare l’accesso al credito dei dipendenti statali in un Paese particolarmente provato dall’esperienza del conflitto mondiale e con lo scopo di offrire delle garanzie ai creditori e una possibilità di accesso al credito ai consumatori. La cessione del quinto è stata introdotta attraverso il D.P.R. 5 gennaio 1950 n. 180. Con le successive modifiche della legge 80/2005, questa forma di credito è stata resa accessibile anche ai dipendenti privati e ai pensionati.

Come è calcolata la rata

A differenza di altri tipi di prestito e dei mutui, nella cessione del quinto viene prima determinata la rata in base al reddito percepito e poi calcolato il possibile importo erogabile, in funzione della durata del prestito, che non supererà mai i 10 anni.

Facciamo un esempio: la vostra busta paga o la vostra pensione vi permettono di avere un reddito mensile di 1500 euro. L’ente erogatore andrà subito a calcolare l’importo della rata, che come abbiamo detto non dovrà essere superiore a 1/5 dello stipendio o della pensione mensili e che, in questo caso, sarà di massimo 300 euro. Sarà poi dalla somma della rata mensile che andrà a calcolare l’importo netto erogabile, in funzione della durata del prestito.

Quindi, semplificando l’esempio appena riportato:

Stipendio netto mensile Rata fissa TAN
1500 euro 300 euro 5%

Nella tabella di seguito, riportiamo i possibili importi netti che potete ottenere, in funzione della durata del finanziamento:

Rata mensile Importo netto erogato Durata della cessione del quinto
300 € 21.050 € 120 mesi (10 anni)
300 € 19.690 € 108 mesi (9 anni)
300 € 18.230 € 96 mesi (8 anni)
300 € 16.690 € 84 mesi (7) anni
300 € 15.050 € 72 mesi (6 anni)
300 € 13.200 €  60 mesi (5 anni)

Come vedete, potete scegliere la durata del finanziamento in base alla somma di cui necessitate. Se, ad esempio, dovete comprare un’automobile di 15.000 euro, potete scegliere un finanziamento con durata pari o superiore a 72 mesi (6 anni).

Cessione del quinto: come funziona

La cessione del quinto rientra nella categoria dei prestiti personali a tasso fisso e rimborso a rate costanti. In questo caso particolare, però, non sarete voi a pagare le rate del prestito ma il vostro datore di lavoro o l’ente previdenziale, e l’importo sarà trattenuto direttamente dalla vostra busta paga o dalla pensione.

Come abbiamo visto, la rata non può superare di un quinto lo stipendio o la pensione netti mensili ma, al fine di aumentare la somma erogata, in alcuni casi è possibile arrivare ad una rata massima pari a due quinti dello stipendio. Tutto ciò è possibile sottoscrivendo, oltre al contratto per la cessione del quinto, anche quello di delega del pagamento, atto ad impegnare l’altro quinto dello stipendio.

Cos’è la delega di pagamento

La delega di pagamento è una forma di credito al consumo che rientra nella categoria dei prestiti personali e che è molto simile, nelle procedure operative e nelle trattenute delle rate, alla cessione del quinto.

Tramite la delega di pagamento delegherete l’amministrazione o il datore di lavoro al pagamento della rata mensile del prestito. Questa tipologia di finanziamento vi sarà concessa solo se siete dipendenti di amministrazioni pubbliche che hanno stipulato delle specifiche convenzioni con finanziarie che lo erogano, e vi permetterà di cedere un ulteriore quinto dello stipendio, arrivando quindi alla cessione del doppio, fino al 40% del vostro reddito mensile

Il DPR non regolamenta questa operazione in ambito privato per cui la sua fattibilità è a discrezione della vostra amministrazione di appartenenza.

La delega di pagamento può esservi utile nei casi in cui abbiate in corso un altro finanziamento con rata piuttosto elevata o quando avete necessità di una somma importante (anche fino a 80.000 euro), che non potete raggiungere con la sola cessione del quinto.

Il processo di istruttoria della delega di pagamento è del tutto uguale a quello della cessione del quinto, sia per i requisiti necessari e sia per la documentazione da presentare. Anche le tempistiche di erogazione sono analoghe a quelle della cessione del quinto: il prestito vi verrà erogato nel giro di circa 15 giorni dall’accettazione della vostra richiesta e dalla firma del contratto.

La delega di pagamento non è disponibile per i pensionati.

Requisiti necessari

Per ottenere una cessione del quinto o una delega di pagamento dovrete dimostrare di essere:

  • Dipendenti statali o pubblici
  • Dipendenti privati
  • Pensionati (solo cessione del quinto)
  • Se siete lavoratori dipendenti, dovete possedere un tipo di contratto a tempo indeterminato e un’anzianità lavorativa minima, stabilita in modo diverso in base all’ente che vi erogherà il prestito, ma che di solito è di qualche mese.

In tutti i casi, la durata del prestito non dovrà superare quella del termine del contratto di lavoro.

Se siete dipendenti privati, dovrete avere già accantonato un TFR non trascurabile, altrimenti difficilmente vi verrà concessa una cessione del quinto.

Se invece siete dei pensionati, dovrete percepire un tipo di pensione diversa da quelle sociali per inabilità e sono ammesse quelle di invalidità, di reversibilità e di vecchiaia. L’assegno pensionistico deve essere superiore a quello della pensione minima e la vostra età non dovrà essere tale da raggiungere i 90 anni alla scadenza del piano di ammortamento.

Vantaggi della cessione del quinto

Tra i vantaggi maggiori della cessione del quinto c’è la facilità con cui viene concessa. Una volta che l’ente erogatore avrà appurato il rispetto dei termini di ammissibilità, vi concederà il prestito con molta facilità, anche nel caso in cui doveste avere una storia creditizia non perfetta e quindi risultare cattivi pagatori. Questo, perché le garanzie date da un’amministrazione pubblica o statale o da un ente privato con una certa stabilità finanziaria, sono molto solide.

Un occhio di riguardo in più verrà dato se siete dipendenti privati, nel qual caso i creditori valuteranno prima alcuni criteri come il numero minimo dei dipendenti o il capitale sociale, per esempio.

Un altro vantaggio consiste nel fatto che, in alcuni casi, l’importo che potete richiedere è considerevole, in quanto la somma massima finanziabile è relativa alla vostra retribuzione e all’anzianità di servizio.

Garanzie per i creditori: assicurazione sulla vita o “rischio impiego”

Il creditore, al momento della stipula del contratto, vi chiederà delle garanzie ulteriori in caso vi troviate in particolari condizioni che possono rendere l’operazione di rimborso del prestito meno sicura. In particolare, le assicurazioni richieste sono due:

  • Assicurazione sul “rischio impiego“: interviene nel caso di un vostro licenziamento (mai per dimissioni volontarie), e prevede il diritto di rivalsa nei confronti del debitore. In caso di licenziamento, quindi, l’ente erogatore verrà rimborsato grazie al TFR da voi maturato fino a quel momento. Ecco perché, per i dipendenti privati è richiesto l’accantonamento di una somma minima di TFR. Se il TFR non dovesse bastare, interviene l’assicurazione, anche se poi questa potrebbe intervenire nei vostri confronti con azioni giudiziarie, come il pignoramento dei beni
  • Assicurazione sulla vita: questo tipo di assicurazione interviene in caso di morte del debitore e non ha alcun diritto di rivalsa sugli eredi.

Rinnovo della cessione del quinto e della delega di pagamento

La cessione del quinto e la delega di pagamento possono essere rinnovabili, ovvero potete accedere a un nuovo finanziamento con il quale estinguerete il debito residuo, ottenendo nuova liquidità. Il rinnovo è però concesso solo dopo che sia stato raggiunto il 40% del piano di ammortamento. Se intendete chiedere un rinnovo, avrete diritto al rimborso della parte di quota dei premi assicurativi pagati e non goduti.

Documentazione da presentare

L’iter di richiesta della cessione del quinto può essere abbastanza lungo, in quanto richiede la presentazione di una documentazione corposa e che spesso non è facile da reperire. Di seguito, l’elenco della documentazione necessaria per la presentazione della domanda alla finanziaria:

  • Per tutti: documento di identità in corso di validità e codice fiscale (o tessera sanitaria)
  • Per i lavoratori dipendenti: busta paga e certificato dello stipendio rilasciato dall’azienda
  • Per i pensionati: cedolino della pensione e comunicazione di quota cedibile rilasciata dall’ente previdenziale.

Il certificato di stipendio è necessario ai finanziatori per controllare la data di assunzione, la retribuzione annua e mensile (lorda e netta), il TFR maturato ed eventuali pignoramenti presenti nello stipendio.

Bisognerà poi presentare la delega con la quale il vostro datore di lavoro si impegna a prelevare dallo stipendio, mensilmente, l’importo del rimborso delle rate.

Prestiti online per dipendenti e pensionati

Potete chiedere una cessione del quinto dello stipendio o della pensione rivolgendovi a una finanziaria online, in modo da snellire il procedimento relativo alla presentazione della documentazione e da accorciare i tempi di erogazione del prestito.

Gli istituti di credito che operano online o anche sul web, hanno infatti delle procedure molto più semplificate, che vi permetteranno di eseguire tutte le operazioni senza recarvi presso la sede della filiale. Inoltre, spesso offrono dei tassi di interesse più bassi e quindi più vantaggiosi, e azzerano i costi di attivazione, proprio perché vengono a mancare dei passaggi che, in una filiale, sono obbligatori.

Per scegliere la finanziaria che vi fa la proposta migliore, potete utilizzare i simulatori di prestito online grazie ai quali, inserendo alcune informazioni, potrete calcolare la rata mensile, l’ammontare del finanziamento che può essere concesso e la durata dei tempi di rimborso. È però sempre consigliabile chiedere dei preventivi direttamente alle finanziarie, accedendo ai loro siti web. Solo in questo modo potrete avere il contatto diretto con un consulente, che vi accompagnerà nella scelta migliore per voi e troverà le soluzioni adeguate ad ogni vostro tipo di problema.

Dopo aver presentato la richiesta per un preventivo, verrete contattati da un consulente che, dopo avervi posto alcune domande utili per completare la fase istruttoria, vi comunicherà se siete dei soggetti che possono beneficiare della cessione del quinto della pensione o dello stipendio. Successivamente, preparerà per voi un preventivo e lo sottoporrà alla vostra attenzione. Se accetterete la proposta, si aprirà la successiva fase di presentazione della documentazione, scrittura e firma del contratto.

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